lunedì 13 agosto 2007

11 agosto - da Chop a Mosca attraversando l'Ucraina

LABORATORI DI IDEE

In treno tutti tutto il giorno. Atmosfera effervescente. Gli scompartimenti si trasformano in salotti. Il gruppo comunicazione sotto la guida di Martino, giornalista dell’ansa,coinvolge i viaggiatori interessati e raccoglie profili delle differenti ragioni. Raccogliamo quindi informazioni sui nostri compagni di viaggio. Chi sono, cosa fanno, da dove vengono…. Si aprono finestre sulle vicende individuali.

In uno scompartimento si discute su come promuovere l’evento al ritorno a casa, interviene Mara che dice che ha deciso di aderire a questo progetto e quindi di allontanarsi per la prima volta da casa dopo tantissimo tempo tempo.

Solo ora la situazione glielo concede. Mentre molti altri genitori pur desiderando partecipare non possono perche in alcuni momenti e indispensabile essere presenti e vicini ai propri cari. Mara si sente allora di rappresentare anche loro e spera che l’iniziativa abbia un seguito. Spera che ne derivi una maggiore conoscenza del disagio di alcune famiglie e che si compiano azioni concrete in loro aiuto: attivita diurne, strutture….. servizi.

Quando ne parla Mara si commuove. Cosi succede quando qualche viaggiatore tocca corde importanti della propria vicenda. Le parole di questi giorni sono vive, e parlano di vicende che segnano un prima ed un dopo. Cosi fa Paolo che mi dice che proprio cominciando a giocare a calcio, nel ruolo di portiere, ha cominciato a vedere che poteva farcela, che c’era una speranza di vita diversa. E di li ha cominciato un percorso nuovo.

Chi viaggia lo fa a nome proprio e di altri e molti lo fanno con la chiara consapevolezza di dire qualcosa, di volere incidere sull’immagine sociale del “matto”, di ridurre gli stereotipi con l’informazione. Sempre Paolo mi ricorda che non c’e differenza significativa di comportamenti violenti tra persone seguite dalla psichiatria e

Popolazione “comune”. Le persone che agiscono violenza sono in entrambe le categorie sui 3 o 4 per cento.

CIBO

Non abbiamo molto altro da fare: mangiare, parlare, leggere, scrivere…. mangiare. I due vagoni ristorante necessitano di una organizzazione precisissima. Siamo in tantissimi e non sempre disciplinati. La cucina e buona, zuppa e riso sono elementi predominanti. Ma anche pesce, a volte perfino crudo. Oggi abbiamo mangiato anche caviale. Le porzioni sono abbondantissime. Il te’ e buono per il caffe c’e una differenza culturale di consistenza e quantità.

GLI ANGELI CUSTODI DEI VAGONI

In ogni vagone vive una coppia di angeli custodi che vigilano giorno e notte sulla nostra sicurezza. Una alla volta si siede in un piccolo cucinotto che presiede l’entrata alle cuccette. Sono detentrici della chiave di chiusura degli scomparti. Il primo impatto e stato un po’ freddo ma abbiamo gia visto i primi sorrisi. Chissa se riusciremo ad imparare anche qualche parola in ucraino.


GLI INTERPRETI

Con noi vivono anche quattro ragazzi ucraini che sono ufficialmente i nostri interpreti. Sono studenti universitari, la coordinatrice si chiama Lilia, una ragazza che ha imparato l’italiano proprio in Italia, dalle parti di Bergamo, nel corso degli scambi noti come “i bambini di chernobil”. Lei non e naturalmente piu bambina, ha scelto di studiare l’italiano e di fare l’interprete. E’ ancora in contatto con la famiglia che l’ha accolta per diversi anni.

Nessun commento: