venerdì 24 agosto 2007

19 agosto arrivo a Irkutsk, molto stanchi.

Il paesaggio è ancora quello siberiano: boschi di betulla e zone ampie ed incolte. Pianura.

A Irkutsk cambiamo nuovamente fuso orario, e quindi, negli ultimi 3 giorni abbiamo spostato le lancette indietro per cinque ore.

Siamo un po’ scombussolati ma non ci sembra vero di potere uscire dal treno dopo quatto giorni.

Scesi dal treno siamo accompagnati nell’entroterra, in un luogo sicuramente un po’ turistico ma suggestivo. Per arrivare fino a lì percorriamo le strade che attraversano i paesi che fino a quel momento abbiamo visto solo dai finestrini del treno. Le case sono più nuove qui, in genere sono edifici in legno di circa quattro metri per cinque, con giardino, gli spazi esterni non sono particolarmente curati. Le finestre sembrano incorniciate e la cornice si alza al di sopra con lavorazioni in legno. Arriviamo in riva ad un fiume che è tanto largo da parere un lago, sulle rive ci sono case, ancora in legno, il cui attico si specchia direttamente nel fiume. Attorno ci sono alberi, ed alcune gabbie in cui sono rinchiusi animali tipici del luogo.Gli orsi ci stanno particolarmente stretti, ma c’è anche un daino e un altro animale simile ad un cavallo.

Dopo il pranzo abbiamo un momento che dovrebbe essere di scambio e di condivisione.siamo presenti tutti e 208. In questo momento di confronto c’è spazio per ringraziamenti e manifestazione di entusiasmo per l’esperienza che stiamo vivendo. Parlare di fronte a tutti non è semplice ed anche i più timidi si esprimono. Ci si alza in piedi, anche sulla panca del refettorio, e si parla alla platea.

Nell’emozione del momento nessuno si prende spazio per comunicare qualcosa che non va. Del resto sembra un po’ una magia. Luca con alcuni altri ragazzi che ha incontrato nel viaggio dice quello che desidera sotto forma di coro, tipo quello dello stadio, cambiando le parole. I cori sono molto di moda in questo popolo viaggiante, e rappresentano una modalità simpatica per coinvolgere anche le persone più in disparte.

Sarebbe bello rimanere più tempo in questo luogo, ma è ora di andare..

Alla sera l’albergo si svuota alla scoperta della città.

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