domenica 26 agosto 2007

Cina

Scendere a ERLIAN è stata per noi una sorpresa. Un popolo finalmente sorridente che risponde sorriso al sorriso.
Accoglienza cordialissima, pranzo cinese, ma di quello vero e di ottima qualità.
Poi via di nuovo in pullman verso DATONG.
Ore di paesaggi sempre diversi, la pianura arida simile al deserto, le colline coltivate, paesini, città, cinesi per le strade alla sera che mangiano con il barbecue, cinesi nelle piazze a chiacchierare, proiezione di un cinema, biciclette e camion con fumo grigio, scritte blu sui muri, paesi in disfacimento….
La Cina è davvero un mondo nuovo per noi, la guida ci racconta che DATONG è terra di miniera, che i minatori guadagnano 400 euro al mese mentre gli operai 100 euro. Che anche la cina sta cambiando, da situazioni in cui più generazioni convivevano ora i ragazzi tendono ad uscire di casa e cercare soluzioni autonome. C’è un grande divario tra generazioni. I giovani che hanno studiato guadagnano fino a 10 volte più dei padri e la situazione risulta socialmente sbilanciata. Mentre ci parla arriviamo a DATONG .
Sono le 22.00. E’ buio. Molte persone stanno ancora lavorando. La città e molto inquinata, c’è confusionee luci al neon dappertutto neanche fosse Las Vegas. I cinesi occhi a mandorla ci guardano ci salutano e per strada ci chiedono da dove veniamo.
La Siberia è passata. Siamo in Cina.

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